Agriform chiude il semestre con un livello di redditività soddisfacente.
Il mercato dei formaggi duri in Italia, nel primo semestre del 2020, ha confermato il sensibile calo delle quotazioni di mercato delle principali Dop, Grana Padano e Parmigiano Reggiano, iniziato a settembre 2019.
Per il Parmigiano si è trattato di un vero e proprio tracollo dei prezzi che è avvenuto a seguito di un quinquennio di costanti rivalutazioni. Le ragioni di questo andamento vanno sostanzialmente ricondotte a un eccesso di produzione che, negli ultimi due anni, ha saputo assorbire oltre la metà dell’incremento complessivo di produzione del latte nazionale. L’emergenza da COVID-19 ha purtroppo accentuato l’effetto, in quanto ha determinato per alcuni mesi l’azzeramento dei volumi riconducibili al canale ho.re.ca., non del tutto compensati da un corrispondente aumento degli acquisti del canale Retail. (GDO).
Per quanto riguarda Agriform, le vendite del primo semestre 2020, rispetto all’anno precedente hanno registrato un significativo incremento nei primi tre mesi, sia per la componente export USA che ha fatto “scorta” nel timore di una recrudescenza dei dazi (poi rimasti inalterati), sia per l’effetto “accaparramento” vissuto dalla GDO. Dopo le festività pasquali il fatturato, per ragioni opposte, ha sofferto un forte rallentamento, accentuato dalla maggiore aggressività dei competitors. Il risultato finale è che il semestre sconta una diminuzione dei volumi intorno al 10%, ma grazie alla contenuta discesa del prezzo medio (-2% vs il -20% registrato dal mercato) chiude con un livello di redditività soddisfacente.
Per la seconda parte dell’anno ci aspettiamo un recupero delle quotazioni ufficiali DOP e una stabilizzazione dei consumi, sorprese COVID-19 permettendo.
Per il Parmigiano si è trattato di un vero e proprio tracollo dei prezzi che è avvenuto a seguito di un quinquennio di costanti rivalutazioni. Le ragioni di questo andamento vanno sostanzialmente ricondotte a un eccesso di produzione che, negli ultimi due anni, ha saputo assorbire oltre la metà dell’incremento complessivo di produzione del latte nazionale. L’emergenza da COVID-19 ha purtroppo accentuato l’effetto, in quanto ha determinato per alcuni mesi l’azzeramento dei volumi riconducibili al canale ho.re.ca., non del tutto compensati da un corrispondente aumento degli acquisti del canale Retail. (GDO).
Per quanto riguarda Agriform, le vendite del primo semestre 2020, rispetto all’anno precedente hanno registrato un significativo incremento nei primi tre mesi, sia per la componente export USA che ha fatto “scorta” nel timore di una recrudescenza dei dazi (poi rimasti inalterati), sia per l’effetto “accaparramento” vissuto dalla GDO. Dopo le festività pasquali il fatturato, per ragioni opposte, ha sofferto un forte rallentamento, accentuato dalla maggiore aggressività dei competitors. Il risultato finale è che il semestre sconta una diminuzione dei volumi intorno al 10%, ma grazie alla contenuta discesa del prezzo medio (-2% vs il -20% registrato dal mercato) chiude con un livello di redditività soddisfacente.
Per la seconda parte dell’anno ci aspettiamo un recupero delle quotazioni ufficiali DOP e una stabilizzazione dei consumi, sorprese COVID-19 permettendo.
Agriform è parte di: 